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Storia
È dedicata ai caduti di tutte le guerre, come ricorda la lapide posta alla base. La fontana è idealmente divisa in due parti: una è formata da un masso roccioso scolpito, posante su un piedistallo, il tutto rialzato sopra un terrapieno erboso, recintato da quattro proiettili di cannone, collegati da catene. Rappresenta il dramma della lotta.
L’altra la fontana, nello stesso stile del monumento, è costituita da due vasche circolari che si intersecano a livelli diversi; l’acqua stramazza dalla vasca più alta in quella sottostante. Al centro del complesso, sul bordo della vasca superiore, è collocato un masso di pietra scolpito. Rappresenta lo sforzo della ricostruzione.
Caratteristiche tecniche
Vasche a perdere circolari in cemento, rivestite internamente in mosaico azzurro di circa 100 mq.
Vincoli
Al momento non è vincolata dalla Sopraintendenza ai Beni Architettonici.
Progetto
Realizzata negli anni 60 del secolo scorso da Giancarlo Sangregorio, scultore milanese.
Visite ed informazioni
La fontana nei giardini di via Osteno è sempre visitabile.