Piazza G. Grandi (Werther Sever)

Foto del Comune di Milano – 2017
 Storia –  Caratteristiche tecniche – Vincoli – Progetto – Visite

 Storia

La piazza Grandi, così come è oggi, fa parte di una serie di interventi urbanistici che partono dall’inizio del Novecento, come definito dal piano urbanistico di allora, cosiddetto Piano Beruto.

La fontana è dedicata a Giuseppe Grandi, insigne scultore italiano ed esponente di spicco della Scapigliatura lombarda, che progettò, tra l’altro, il monumento alle Cinque Giornate di Milano ubicato nella piazza che porta lo stesso nome.

La particolarità di quest’opera è la presenza di un rifugio antiaereo sottostante ad essa che poteva ospitare 400 persone. ( Alfredo Bonfanti: Milano. Un monumento, una fontana ed il rifugio antiaereo di Piazza Grandi in Atti del convegno Luoghi e strutture di transizione 1919-1939. I sistemi difensivi di confine e la protezione antiaerea nelle città. Storia, conservazione e riuso. –  pagg. 129-147)

Caratteristiche tecniche

La fontana a ricircolo di circa 400 mq, è costituita da un bacino rettangolare, sul quale si erge su un angolo, un monolito, a masselli sovrapposti di granito bianco di Montorfano, alto 13m, con un solco da cui precipita l’acqua, a circa 8m. di altezza e cade nella vasca sottostante. Sull’angolo diametralmente opposto, su un basamento di pietra, posa la statua – colosso in bronzo di un giovane nudo, di grandi dimensioni.

 Vincoli

Vincolata dalla Soprintendenza ai Beni Architettonici.

 Progetto

Il progetto della fontana -monumento è opera architettonica  di Werther Sever, allievo di Adolfo Wildt, in collaborazione con Emilio Noel  Winderling.  Sulla spalletta del bacino si trova la dedica: ” A Giuseppe Grandi”. Venne inaugurata il 30 novembre 1936.

Il progetto vinse il concorso pubblico indetto, appunto, per onorare Giuseppe Grandi che si svolse nel 1930.

 Visite ed informazioni

La fontana- monumento, posizionata nei giardini nella seconda metà di Corso XXII marzo è sempre visitabile.


Il 27 febbraio 2017 è stata riaperta la Fontana di piazza Grandidopo il restauro della fontana monumentale e soprattutto  dopo il recupero del rifugio antiaereo sottostante, realizzato dal Comune di Milano nel 1936 per difendere i cittadini dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Un intervento importante, e che va nel senso di una gestione sostenibile della risorsa,  è stato il rinnovamento dell’impianto idrico della fontana, introducendo un sistema di gestione dell’acqua a riciclo che consente di limitarne l’utilizzo grazie a un meccanismo di aspirazione e pompaggio collocato all’interno vasca. In parallelo è stato realizzato un restauro conservativo di tutta la struttura, con la pulizia degli apparati lapidei, la stuccatura degli elementi ed il restauro della scultura di bronzo rappresentante l’uomo primitivo inginocchiato di fronte alla grandezza della natura.

L’acqua della cascata, nei numerosi anni di funzionamento, ha formato una concrezione di calcare che ha permesso ad una popolazione di muschi di trovare un habitat ideale visibile tutt’oggi; in accordo con la Soprintendenza si è deciso di mantenerla, rispettando il significato che la cascata assume nell’opera.

Più complesso è stato il recupero del  rifugio antiaereo, costituito da un tunnel di 25 camere che durante la guerra ospitò fino a 400 persone, dove sono stati inseriti gli impianti di alimentazione elettrica per l’illuminazione e per i rilevatori di presenza, per garantire l’accesso in sicurezza in tutte le stanze. Disinfestate e pulite tutte le superfici, con l’installazione di una pavimentazione galleggiante.

Si è cercato, per quanto possibile, di recuperare il senso dell’impianto di illuminazione originario  con l’installazione di trefoli d’acciaio, su cui corrono i cavi di alimentazione di un sistema di faretti in grado di valorizzare le numerose scritte presenti sulle pareti, la testimonianza storica arrivata ad oggi conservata e inalterata dal tempo.

L’interno del rifugio antiaereo

Sono state restaurate le dotazioni storiche del rifugio: tutti gli attacchi presenti all’interno del ricovero dove un tempo erano agganciati i secchi dell’acqua potabile per le persone nascoste, il sistema di scarico della fontana in ghisa, la condotta originaria di alimentazione della fontana.

A questo link è possibile visionare il filmato della visita al rifugio antiaereo.