Fontana di via Lelio Basso

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foto del Comune di Milano

Storia –  Caratteristiche tecniche – Vincoli – Progetto – Visite

 Storia e contesto territoriale

La fontana sorge su una collinetta, si tratta di giochi d’acqua a zampillo nella zona sud in via Lelio Basso (1903-1978), deputato dell’Assemblea Costituente e avvocato, tra via dei Missaglia, famiglia milanese di armaioli nel XVI secolo,  e via Manduria, cittadina pugliese, che accompagna il giro delle rotaie del tram.

Il contesto

Nell’estremo sud del territorio comunale milanese in una zona ricca di parchi e nelle vicinanze del Parco Agricolo Sud, Parco Ticinello e altri.

Gratosoglio , originariamente villaggio a vocazione agricola lungo il fiume Lambro meridionale, apparteneva ai Corpi Santi di Milano. Dal 1130 risulta documentato il Monastero di San Barnaba presso il Gratum Solium, poi affidato ai Vallombrosani con gli annessi mulini per la follatura sul vicino Lambro Meridionale, allora azzurro, limpido e pescoso (e non ancora deviato all’esterno dell’abitato, come è ora) lo attraversava dopo aver sfiorato cascina Santa Croce: s’incuneava quindi tra le case, ove c’era un ponticello, indi passava davanti alla vecchia chiesa di San Barnaba formando una piccola cascatella, e qui si divideva in due tronchi, nel mezzo dei quali sorgeva una casa, che veniva chiamata “la barchetta” per via della sua forma particolare. Alle spalle della casetta sorgeva il Cotonificio Cederna, fondato nella seconda metà del XIX secolo e che si occupava dello sbiancamento, mercerizzazione, tintoria, appretto, calandratura, impressione e finimento dei tessuti di cotone su una superficie di circa 12000 mq. di cui 10000 coperti dando lavoro a 250 operai; negli anni ’20 aveva anche fatto costruire nel borgo un campo da calcio per i dipendenti.
In seguito il percorso del Lambro Meridionale venne rettificato e spostato, ed ora il corso d’acqua passa al di fuori dell’abitato di Gratosoglio, fungendo da confine occidentale del borgo (la via dei Missaglia funge di fatto da confine orientale).
Ebbene, proprio lungo il tragitto attuale del fiume si trova, al civico 115 di via Gratosoglio, una graziosa casetta a due piani detta “Ca’ di mort”, che deve il nome al fatto di sorgere là dove, dal 1786 al 1896, sorgeva il cimitero di Gratosoglio.
Fino agli anni ’60 del XX secolo i residenti si recavano a Milano con il tram, percorrendo a piedi il lungo tratto che li separava dal capolinea; molti di loro però lavoravano al citato Cotonificio Cederna e altri alle Cartiere Bogarelli (poi Cartiere di Verona). L’ambiente bucolico e molto curato del paesino venne sconvolto dal 1963. ( da Milano Policroma)

Il quartiere Gratosoglio attuale fa parte del progetto dello IACP ( istituto per le case popolari ora Aler) che, tra l’inizio degli anni Sessanta e i primi anni Settanta del Novecento realizza quattro grandi interventi residenziali – Chiesa Rossa, Gratosoglio, Rozzano, Missaglia – localizzati nell’estrema periferia Sud della città e attestati lungo la direttrice di viale Missaglia, antico percorso per Pavia, antecedente al Naviglio Pavese, trasformato in strada urbana di scorrimento. Il rapporto tra la città e tali insediamenti è basato sulla logica del “quartiere autosufficiente”; essi formano infatti dei nuclei di espansione verso sud, isolati dalla città, a cui più tardi si accosteranno ulteriori espansioni di iniziativa privata che non riusciranno mai però a dare un carattere unitario allo spazio urbano.  Il Gratosoglio è uno dei quartieri più periferici e di maggiori dimensioni (15.000 abitanti). Programmato nell’ambito del PEEP del 1962 fu progettato dallo studio BBPR in due fasi.

Il parco agricolo del Ticinello è un parco della città di Milano, situato a est di via dei Missaglia e della fascia urbanizzata che lo accompagna da piazzale Abbiategrasso, di fronte al quartiere milanese del Gratosoglio. Il nome gli deriva dal Cavo Ticinello che, dopo un lungo percorso tombinato, riemerge e ne attraversa a cielo aperto il territorio. Il cuore del parco è la Cascina Campazzo, con i suoi seminativi a cereali, i prati perenni e l’allevamento con centotrenta bovine da latte.

In fondo a Via dei Missaglia si trova il borgo di Ronchetto delle Rane. Si tratta di uno dei borghi milanesi meglio conservati, circondato da campi coltivati e canali di irrigazione,  comprende edifici vecchi di secoli, molti dei quali però vuoti. La parola ronchetto indicava nel medioevo una zona disboscata e convertita a campo agricolo ed è legata alla parola roncola, una sorta di machete, utilizzato appunto per eliminare le piante e i rovi indesiderati.
Chiesa dei Santi Pietro e Paolo, sempre a Ronchetto delle Rane, è una chiesa di origine molto antiche ma in cui l’impronta attualmente prevalente è quella barocca. Essa rappresenta una vera perla di arte e storia: mentre gli esterni sono assai semplici, gli interni sono riccamente decorati e nell’abside sono presenti degli splendidi affreschi di Ercole Procaccini il Giovane. Anche l’organo, recentemente restaurato, è di pregio, essendo esso stato costruito nel 1748 ed essendo quindi uno degli organi più antichi presenti a Milano.

Nella zona insiste uno dei Depuratore San Rocco della città di Milano, che serve la parte Ovest del territorio milanese e le cui acque trattate in uscita dall’impianto, con portata che si aggira sui 4 mc/s a medio regime, sono utilizzabili ai fini irrigui e reimmesse in due altre Rogge (Carlesca e Pizzabrasa) altrimenti penalizzate dalla deviazione dei reflui verso il depuratore.

La zona fa parte del Municipio 5 e del Nucleo di Identità Locale n. 41 GRATOSOGLIO – MISSAGLIA-TERRAZZE.
Nuclei sono stati creati per la gestione del Piano di Governo del territorio e sono disegnati secondo le vocazioni dei quartieri, le loro centralità locali, il tessuto edilizio ed infine la morfologia urbana. Importanti per inquadrare interventi e progetti.

 Caratteristiche tecniche

 Fontana a ricircolo di circa 100 mq  che si presenta come una canaletta in acciottolato che convoglia l’acqua in uno stramazzo e da qui a una vasca interrata.

 Vincoli

 Al momento la fontana non è vincolata.

 Progetto

Realizzata nel 2003.

 Visite ed informazioni

 La fontana, inserita in un giardino, è visitabile in qualsiasi momento.